Descrizione
Just One
Gioca con i tuoi amici per scoprire più parole Mistero possibili!
Just One è un party game cooperativo.
Insieme agli altri, fai indovinare una parola Mistero a uno dei giocatori scrivendo segretamente un indizio sul tuo cavalletto.
Scegli il tuo indizio senza metterti d’accordo con gli altri e dai prova di originalità cercando di non scrivere lo stesso indizio di un altro giocatore.
Tutti gli indizi identici, infatti, vengono annullati ancora prima che il giocatore attivo possa vederli.
Alla fine della partita, calcola il punteggio in base al numero di parole Mistero indovinate.
Numero di giocatori: 3 − 7
Durata media: 20 min.
Età suggerita: da 8 anni in su
Lingua: edizione interamente in italiano
Autori: Ludovic Roudy, Bruno Sautter
CONSIDERAZIONI: (by balenaludens)
Just One ha meritato di vincere lo SdJ2020? A nostro modesto parere, fatti i dovuti distinguo (ormai lo sappiamo tutti che per vincere bisogna essere pubblicati in lingua tedesca, essere adatti al pubblico più ampio possibile e avere un buon editore alle spalle), il premio è stato stra-meritato!
Era dai tempi di Dixit che non provavamo un titolo così unanimemente apprezzato ai tavoli e, soprattutto, così coinvolgente a prescindere dal target proposto: ci abbiamo giocato in famiglia, anche con bambini, in ludoteca con i gruppi più disparati, e tra amici sotto le feste; in tutti i casi è sempre stato un successone!
D’altra parte, insegna ad essere sintetici e, al tempo stesso, originali; a sviluppare la propria empatia, anche in gruppi di sconosciuti, ma anche a recuperare ricordi che magari ci legano a una o più persone in particolare.
Scendendo più in dettaglio dal punto di vista tecnico, Just One ha un’ottima scalabilità, in termini di ergonomia è impeccabile (il dettaglio del “dente” per reggere le carte ne è l’emblema) e, pur essendo un cooperativo puro (si vince tutti insieme, cercando di indovinare quante più carte possibili), non soffre dei classici problemi come l’alpha player o la variazione della difficoltà in funzione dell’esperienza e/o del numero dei giocatori.
Dobbiamo proprio trovargli un difetto? Beh, allora bisogna ammettere che -come in tutti i giochi di questo tipo, e Dixit ne è la prova- la longevità è strettamente connessa al numero di carte presenti, e dopo qualche decina di partite si inizia ad avvertire l’esigenza di un mazzo d’espansione, che siamo certi non tarderà ad arrivare.
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